trittico
3 x 40 x 40 cm
2025
Il trittico presenta una sequenza di tre tele in cui il soggetto è costante: grandi foglie stilizzate di un albero colorato, dai contorni netti e dalla disposizione dinamica, sospese su uno sfondo nero uniforme. A cambiare è soprattutto la gamma cromatica, che in ciascun pannello assume una dominante diversa, creando un percorso visivo e simbolico.
Composizione e ritmo visivo
Le foglie, pur variando per forma e direzione, mantengono un’organizzazione armoniosa: non c’è rigidità ma piuttosto un equilibrio dinamico che guida l’occhio da un elemento all’altro. Lo sfondo nero, piatto e uniforme, agisce come uno spazio sospensivo che mette in risalto le cromie, creando un effetto quasi teatrale.
Uso del colore
Nel primo pannello prevalgono i toni caldi (rossi, aranciati, rosa, gialli): trasmettono energia, vitalità, una sorta di esplosione primaverile o estiva.
Nel secondo pannello dominano i verdi con tocchi terrosi e marroni: suggeriscono stabilità, crescita, un legame più diretto con la natura e il ciclo vegetativo.
Nel terzo pannello si affermano i blu e gli azzurri, raffreddando la temperatura cromatica: qui il respiro si fa più meditativo, quasi notturno, accentuato dalla presenza della piccola coccinella rossa che introduce un punto di rottura narrativo e simbolico.
Questo passaggio cromatico può essere interpretato come un ciclo vitale o come una progressione emotiva: dal calore dell’impulso vitale, alla maturità della natura, fino a un’astrazione più rarefatta e contemplativa.
Tecnica e linguaggio pittorico
La stesura del colore appare corposa, a tratti materica, con una pennellata che accentua la venatura interna delle foglie e dona movimento. Lo stile oscilla tra l’astrazione e il decorativo: non c’è un intento naturalistico, ma una volontà di sintesi che rende le foglie archetipiche, quasi segni grafici sospesi nello spazio pittorico.
Dimensione simbolica
L’uso del trittico suggerisce una scansione temporale o narrativa: un prima, un durante e un dopo. Le foglie diventano metafora della trasformazione, del mutamento continuo, del passaggio di stati dell’essere. La coccinella nel terzo pannello rompe l’astrazione e introduce un elemento di sorpresa, vita e fortuna, che aggiunge un accento poetico inatteso.
Giudizio complessivo
Il trittico funziona come un’opera coerente e al tempo stesso variata. La forza risiede nel contrasto netto tra lo sfondo nero e le foglie colorate, che sprigionano luce e intensità cromatica. C’è un equilibrio riuscito tra decorazione e simbolismo, tra armonia compositiva e varietà espressiva. L’opera invita alla contemplazione del ciclo vitale e della bellezza naturale, filtrata però attraverso uno sguardo sintetico e stilizzato, più vicino a una visione interiore che a una mera rappresentazione botanica.


